venerdì 1 marzo 2013

Devi amare per poter suonare!


La musica può divenire il migliore strumento attraverso il quale poter veicolare tutte le nostre emozioni. Dall'ansia alla gioia, la musicoterapia può diventare una grande alleata nel combattere e creare tali sensazioni.
L’azione della musicoterapia è positiva, ed agisce solitamente su sintomi come emicrania, insonnia, indigestioni.
Inoltre attraverso il suono dello strumento ( come nel mio caso la chitarra) è possibile trasformare le proprie emozioni, trasformando stati negativi in momenti di pura serenità e coscienza di se stessi!
Che cosa c'è di più bello di rimanere nella propria stanza, lasciare il mondo fuori, e lasciarsi trasportare dalle note in quel mondo che in un batti baleno diventa anche il nostro! E tutto questo Gratis, senza che nessuno ci possa criticare, senza che nessuno possa ordinarci come e quando!

Sotto l’influenza della musica mi sembra di sentire ciò che non sento realmente, di capire ciò che non capisco, di poter fare ciò che non posso fare. (Tolstoj)  

La musica può donare delle ali  ai vostri pensieri e illuminare la vostra anima di una luce eterna. (Platone)

Le mie citazioni preferite!:)

Tra i brani consigliati da tutti gli psicologi, troviamo La primavera di Vivaldi per combattere l’ansia, Requiem di Mozart per la concentrazione, Wagner e Verdi sono la cura per insicurezza e depressione, la musica medioevale contro l’angoscia, Sibelius e Tchaikowsky come strumenti di pazienza, Schubert per le tensioni muscolari, Chopin contro l’insonnia.

martedì 26 febbraio 2013

Musicoterapia...abbasso l'ansia!!


Un nuovo studio finlandese ritiene che la terapia che combina la musica con un trattamento standard per la  a base di farmaci possa portare a miglioramenti nella salute dei pazienti.
I ricercatori nello specifico, ritengono che l’aggiunta di musicoterapia alle cure tradizionali, permetta alle persone di esprimere al meglio le loro emozioni e riflettere sui loro sentimenti interiori.
Lo studio, pubblicato sul British Journal of Psychiatry, porta la firma dei ricercatori dell’Università di Jyväskylä. Gli scienziati hanno reclutato 79 persone di età compresa tra i 18 e i 50 anni, ai quali era stata diagnosticata la depressione. A 33 partecipanti sono state offerte 20 sedute di musicoterapia, in aggiunta alla terapia usuale per la depressione. Gli altri 46 partecipanti hanno ricevuto il trattamento standard, e sono state valutate come gruppo di controllo.
Le sessioni di musicoterapia avevano durata di 60 minuti e venivano effettuate, due volte alla settimana, da musicoterapisti addestrati, che aiutavano ogni partecipante a improvvisare musica usando strumenti a percussione. In media, ogni partecipante ha beneficiato di 18 sedute di musicoterapia. Ventinove persone, l’88%, hanno partecipato ad almeno 15 sedute. I partecipanti di entrambi i gruppi sono stati seguiti da tre a sei mesi, al termine dei quali sono stati valutati per i sintomi di depressione e ansia.
I ricercatori hanno scoperto che dopo 3 mesi  di partecipazione, gli individui che avevano ricevuto la terapia a base di musica avevano riportato sintomi significativamente inferiori di depressione e ansia. ”Il nostro studio – ha dichiarato Christian Gold, uno degli autori – ha dimostrato che la musicoterapia, se aggiunta alla terapia standard, composta da farmaci, psicoterapia e counseling, aiuta le persone a migliorare i loro livelli di depressione e ansia”.

lunedì 25 febbraio 2013

Bambino


Bambino

Bambino, se trovi l'aquilone della tua fantasia
legalo con l'intelligenza del cuore.
Vedrai sorgere giardini incantati
e tua madre diventerà una pianta
che ti coprirà con le sue foglie.
Fa delle tue mani due bianche colombe
che portino la pace ovunque
e l'ordine delle cose.
Ma prima di imparare a scrivere
guardati nell'acqua del sentimento.

Alda Merini

domenica 24 febbraio 2013

venerdì 22 febbraio 2013

Dolce notte!


Vivi dentro!

Quanto potere può avere la musica?
può la musica alleviare la malattia, consentirci di rientrare in noi stesi e di riperderci, essere nostra ottima compagna?

La riposta è SI'!!

Ed è per questo che negli Stati Uniti http://musicandmemory.org/, un'organizzazione non- profit, si applica per portare la musica nella vita delle persone anziane o disabili,attraverso la tecnologia digitale musicale.
Alleniamo a casa il personale infermieristico e gli altri professionisti per la cura degli anziani, così come assistenti familiari, su come creare e fornire playlist personalizzate che utilizzano iPod e relativi sistemi audio digitali che permettono a coloro che lottano con il morbo di Alzheimer, la demenza e altre sfide cognitive e fisiche di riconnettersi con il mondo attraverso la musica-attivatrice di ricordi ( musica popolare dell'età del paziente, musica che ha un significato importante nella sua vita, come la colonna sonora del proprio matrimonio ecc...canzoni dell'infanzia).

E' stato dimostrato come in malattie degenerative  come l'Alzheimer, la musica possa essere un buono alleato per riprendere alcune abilità come ad esempio a camminare ( un buona base ritmica aiuta il passo!), a mangiare, ad allungare, per i tempi a cui si esposti alla musica, la propria concentrazione.
Ovviamente la musicoterapia non può essere considerata miracolosa, ma in casi come questi, costituisce un ottimo palliativo!

Vi posto il documentario "Alive Inside"...una vera perla del web!




Per conoscere di più questa straordinaria iniziativa   https://www.facebook.com/BeAliveInside

Buongiorno mondo!


                                E' una bella prigione, il mondo. (Shakespeare)